La Mostra del Cinema di Venezia festeggia il suo 75° anniversario con un’annata ultra-cinefila, stellare e ricca di Premi Oscar – passati e, possibilmente, anche futuri. Il programma dell’Edizione 2018 va controcorrente, è anticonformista e non cede, affatto, ai dogmi che ha, invece, imposto il Festival di Cannes. Durante la Conferenza Stampa di Presentazione, il Presidente della Biennale Paolo Baratta e il Direttore Artistico del festival, Alberto Barbera, hanno illustrato ai giornalisti le novità che troveremo, tra qualche settimana, alla kermesse cinematografica più antica al mondo. Mentre sappiamo già da un pò che “First Man”, di Damien Chazelle, aprirà la manifestazione, in Concorso; abbiamo scoperto quest’oggi che ad ultimare il cartellone è “Driven”, di Nick Hamm – annunciato come Film di Chiusura, nella sezione Fuori Concorso.
Ad aprire il dibattito della conferenza, è stato proprio Baratta, parlando di progetti ed eventi collaterali, legati anche alle infrastrutture: “In questi due mesi, è partito il progetto “Scrivere in Residenza”, destinato ai giovani laureati che hanno già avuto esperienze di scrittura saggistica. Per i 20 selezionati, ci sarà possibilità di seguire, dal vivo, il festival del cinema e di veder pubblicati i loro scritti. E’ un modo importante per dare supporto alle nuove generazioni. Presto, sarà avviata la riqualificazione del Palazzo del Casinò e ci saranno nuovi spazi per il Mercato, con altre sale di piccole dimensioni. Questo processo inizierà dopo il festival, con l’obiettivo di completare la cittadella del Lido. Per questa edizione, invece, è prevista la riapertura dell’Hotel des Bains e della Sala Visconti, dove sarà allestita una mostra d’immagini e volti dell’archivio storico, in celebrazione del 75° anniversario. Ogni Mostra del Cinema è un racconto di fatti relativi a noi e alla storia del cinema stesso”.
Alberto Barbera, invece, ci ha introdotto direttamente alla Selezione Ufficiale: “Inizio ringraziando il Presidente Baratta e tutto il mio Staff. Una Mostra non viene mai allestita da una sola entità: ci sono tante intelligenze e sensibilità, come i selezionatori. Per quest’edizione, abbiamo visionato circa 3500 film, in poche settimane. E’ un’annata ricca e curiosa, con tanti film di genere, ma autoriali. In un certo senso, è come se gli autori – giovani o più affermati – si fossero resi conto di dover sperimentare con i generi e questo è, forse, il segno più caratteristico del 75° anniversario. Ci sono moltissime scoperte e registi che sbarcano per la prima volta in laguna. Il valore e la varietà del cinema contemporaneo che si riflettono nel nostro cartellone”.
Tra le questioni più spinose, c’è anche la querelle Netflix vs. Cannes, che ha, decisamente, giovato al festival veneziano e su cui il Direttore Artistico si è, così, espresso: “I titoli Netflix presenti alla Mostra sono ben 6. Credo che non si possa più evitare di fare i conti con queste nuove realtà produttive. E’ possibile che negli anni futuri si assista alla crescita di nuove produzioni che prediligano la rete o il web. Non vedo il motivo di doverle escludere dal programma e non credo sia giusto discutere la loro politica. Noi abbiamo solo il compito di selezionare i migliori film della stagione, senza stare nel merito di certe questioni. Ciò non significa, però, che io non creda che la sala sia la miglior fruizione possibile. Esse vanno sempre tutelate e sostenute. A tal proposito, mi giunge notizia che, forse, alcuni di queste pellicole avranno anche un’uscita limitata in sala. Ad oggi, ci troviamo in un momento di transizione, in una fase sperimentale e di passaggio. Bisogna accettare il confronto, senza pregiudizi o divieti. La situazione a Cannes è diversa. E, comunque, non si tratta di problemi di cui un festival e il suo direttore possano farsi carico”.
In seguito, Barbera ha fatto il punto della situazione sulle condizioni attuali del cinema italiano e si è detto felice della fiducia che le produzioni statunitensi ripongono nella Mostra di Venezia: “Il cinema italiano sta andando al di là delle barriere e dei confini segnati in passato e posso confermare che siamo in una fase propositiva molto forte. Il giudizio sui titoli visti del nostro belpaese è complessivamente positivo; anche perché non si guarda più, per fortuna, solo ai gusti bassi del pubblico. Riguardo agli Stati Uniti, invece, i rapporti con i produttori e i distributori sono molto migliorati. Approdare a Venezia è la mossa perfetta, per gli studios, per iniziare la corsa verso gli Oscar e la possibilità di completare la triade di Venezia, Telluride e Toronto è davvero appetibile per loro. Posso affermare che ora c’è un confronto aperto e costruttivo e che sono venute meno le motivazioni per cui gli americani rinunciavano al passaggio al Lido, in passato.” E per finire, spiazza tutti con una dichiarazione noncurante e anticonvenzionale sulla lista – più o meno cospicua – di pellicole dirette da donne: “Noi non guardiamo i film sulla base del nome o del genere; ma, anzi, prescindiamo sempre dai titoli di testa. Il giorno in cui dovessi scegliere una pellicola solo perché è diretta da una donna, cambierei mestiere, probabilmente”.
Ecco, di seguito, l’elenco completo dei film della Selezione Ufficiale. Alcuni di essi sono accompagnati dal commento del Direttore Artistico.
VENEZIA CLASSICI – DOCUMENTARI
“THE GREAT BUSTER” – Peter Bogdanovich
“WOMEN MAKE FILM: A NEW ROAD MOVIE THROUGH CINEMA” – Mark Cousins
“HUMBERTO MAURO” – André Di Mauro
“LIVING THE LIGHT – ROBBY MULLER” – Claire Pijman
“24/25 IL FOTOGRAMMA IN PIU’” – Giancarlo Rolandi, Federico Pontiggia
“NICE GIRLS DON’T STAY FOR BREAKFAST” – Bruce Weber
“FRIEDKIN UNCUT” – Francesco Zippel
SCONFINI
“BLOOD KIN” – Ramin Bahrani
“IL BANCHIERE ANARCHICO” – Giulio Base
“IL RAGAZZO PIU’ FELICE DEL MONDO” – Gipi
“ARRIVEDERCI SAIGON” – Wilma Labate
“THE TREE OF LIFE (EXTENDED CUT)” – Terrence Malick
“SCHOOL’S OUT” – Sébastien Marnier
“MAGIC LANTERN” – Amir Naderi
“CAMORRA” – Francesco Patierno
ORIZZONTI

Film d’Apertura Orizzonti
“SULLA MIA PELLE” – Alessio Cremonini
“Alessio Cremonini aveva esordito con “Border” (2013), finito nel dimenticatoio, purtroppo. Questa opera seconda riguarda la vicenda di Stefano Cucchi. Il regista affronta con delicatezza, impegno civile, distacco e onestà intellettuale un argomento di attualità che è diventato una pagina di storia italiana. Il film vanta un lavoro di regia impressionante e ci regala un’interpretazione di Alessandro Borghi incredibile – tanto quanto quelle di certi attori americani, calati completamente nel personaggio.“
“MANTA RAY” – Phuttiphong Aroonpheng
“SONI” – Ivan Ayr
“THE RIVER” – Emir Baigazin
“LA NOCHE DE 12 ANOS” – Álvaro Brechner
“DESLEMBRO” – Flavia Castro
“THE ANNOUNCEMENT” – Mahmut Fazil Coskun
“UN GIORNO ALL’IMPROVVISO” – Ciro D’Emilio
“CHARLIE SAYS” – Mary Harron
“AMANDA” – Mikhaël Hers
“THE DAY I LOST MY SHADOW” – Soudade Kaadan
“L’ENKAS” – Sarah Marx
“THE MAN WHO SURPRISED EVERYONE” – Natasha Merkulova, Aleksey Chupov
“MEMORIES OF MY BODY” – Garin Nugroho
“AS I LAY DYING” – Mostafa Sayari
“LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO” – Emanuele Scaringi
“STRIPPED” – Yaron Shani
“JINPA” – Pema Tseden
“TEL AVIV ON FIRE” – Sameh Zoabi
FUORI CONCORSO – NON FICTION
“A LETTER TO A FRIEND IN GAZA” – Amos Gitai
“AQUARELA” – Victor Kossakovsky
“EL PEPE, UNA VIDA SUPREMA” – Emir Kusturica
“PROCESS” – Sergei Loznitsa
“CARMINE STREET GUITARS” – Ron Mann
“ISIS, TOMORROW: THE LOST SOULS OF MOSUL” – Francesca Mannocchi, Alessio Romenzi
“AMERICAN DHARMA” – Errol Morris
“INTRODUZIONE ALL’OSCURO” – Gastón Solnicki
“1983 DIVERSI” – Giorgio Treves
“YOUR FACE” – Tsai Ming-liang
“MONROVIA, INDIANA” – Frederick Wiseman
FUORI CONCORSO – EVENTI SPECIALI
“THE OTHER SIDE OF THE WIND” – Orson Welles
“Netlfix ha acconsentito di dare, finalmente, una forma compiuta all’ultimo film di Orson Welles; che aveva girato, senza riuscire a montarlo. Si tratta di una versione molto vicina a quella che lui avrebbe voluto e su cui è stato fatto un lavoro di recupero incredibile e costosissimo.“
“THEY’LL LOVE ME WHEN I’M DEAD” – Morgan Neville
“Un documentario su Orson Welles, il cui titolo è una frase pronunciata da lui stesso.“
FUORI CONCORSO – PROIEZIONI SPECIALI
“L’AMICA GENIALE” – Saverio Costanzo
“Le prime due puntate di una serie tv – prodotta da Sky e Rai – tratta dal romanzo omonimo di Elena Ferrante.“
“IL DIARIO DI ANGELA – NOI DUE CINEASTI” – Yervant Gianikian
FUORI CONCORSO – FICTION

Film di Chiusura
“DRIVEN” – Nick Hamm
“UNA STORIA SENZA NOME” – Roberto Andò
“Roberto Andò è un grande regista e stilista del cinema italiano. Questo film – che gioca su un doppio registro tra cinema e politica – è un thriller sul “non detto” della politica italiana e racconta una storia che cerca il contatto con il pubblico.“
“LES ESTIVANTS” – Valeria Bruni Tedeschi
“Un film autobiografico, divertente e amaro, al tempo stesso.”
“A STAR IS BORN” – Bradley Cooper
“L’esordio alla regia di Bradley Cooper inizia, dalla Mostra di Venezia, il suo percorso verso gli Oscar. Cooper – che è anche interprete – e Lady Gaga sono straordinari. Entrambi artisti, lei si scopre grande attrice e lui grandissimo musicista.“
“MI OBRA MAESTRA” – Gastón Duprat
“Il ritorno di uno dei due registi de “Il Cittadino Illustre” (2016), con una commedia.”

“A TRAMWAY IN JERUSALEM” – Amos Gitai
“Un film – girato per intero su un tram – sui conflitti interculturali della società israelo-palestinese.“
“ONE NATION, ONE KING” – Pierre Schoeller
“Pierre Schoeller dirige un grande cast in un film spettacolare e divulgativo.”
“THE QUIETUDE” – Pablo Trapero
“Una sorta di sequel de “Il Clan” (2015) – ancora più ambizioso – in cui Pablo Trapero sfida sé stesso.“
“DRAGGED ACROSS CONCRETE” – S. Craig Zahler
“Un film di genere, meno violento di “Cell Block 99 – Nessuno può Fermarmi” (2017), dello stesso regista. Una crime story di due ore e mezza con Mel Gibson e Vince Vaughn.“
“SHADOW” – Zhang Yimou
“Il ritorno a Venezia del vincitore di 2 Leoni d’Oro, Zhang Yimou. Un film di genere – visivamente straordinario – che narra del conflitto tra due dinastie feudali. Un’opera – con un lavoro sulla messa in scena impressionante – che rappresenta un salto di qualità rispetto agli ultimi suoi lungometraggi.“

CONCORSO – VENEZIA 75.
Film d’Apertura
“FIRST MAN” – Damien Chazelle
“Uno dei titoli più attesi della stagione. Il ritorno di Damien Chazelle dopo “La La Land” (2016). Non voglio fare spoiler; ma l’unica cosa che dico è di non aspettarsi la musica o il sentimentalismo del film precedente. Qui siamo in un territorio diverso e dovrete scoprirlo.“
“THE MOUNTAIN” – Rick Alverson
“Pochi conoscono Rick Alverson. Questo è un film con un grande cast: dal giovane Tye Sheridan – vincitore del Premio Marcello Mastroianni, con “Joe” (2013) – a un Jeff Goldblum straordinario. Impressionante per la messa in scena e la visione; sorprendente e diverso.“
“NON-FICTION” – Olivier Assayas
“Una deliziosa e riuscitissima commedia; oltre che un’intelligentissima riflessione su come sono cambiate le vite degli artisti sotto la spinta della tecnologia e del digitale.“
“THE SISTERS BROTHERS” – Jacques Audiard
“Attesissimo western europeo – tratto da un romanzo – con un cast americano. Un film narrativamente stupefacente, di grandissima ironia e con un’autenticità assoluta per quanto riguarda la ricostruzione storica. Gli stereotipi del genere rispettati e smontati.“
“THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS” – Ethan Coen, Joel Coen
“Un western dai toni insoliti – prodotto da Netflix – in sei episodi diversi. Un film, pieno zeppo di citazioni, sull’America e sulla “morte e rinascita” del western stesso.“

“VOX LUX” – Brady Corbet
“Un giovane autore che riunisce Natalie Portman e Jude Law, nel racconto dell’ascesa di una pop star. Una pellicola inaspettata ed eccezionale.“
“ROMA” – Alfonso Cuarón
“Uno dei titoli più attesi degli ultimi anni. Un film Netflix in bianco e nero e largamente autobiografico. Ci sono voluti due anni di lavoro per ricostruire minuziosamente la casa di Alfonso Cuarón; senza che l’autenticità soffocasse mai le sue capacità creative e inventive.“
“22 JULY” – Paul Greengrass
“Una ricostruzione minuziosa di Paul Greengrass sui sopravvissuti dell’attentato terroristico, del 2011, in Norvegia.“
“SUSPIRIA” – Luca Guadagnino
“Il film più ambizioso di Luca Guadagnino, voluto e immaginato da anni. Nessuno si aspetta ciò che lui saprà regalarci. Lo scoprirete, insieme ad una Tilda Swinton irriconoscibile, in tre ruoli diversi.“
“NEVER LOOK AWAY” – Florian Henckel von Donnersmarck
“Un film lunghissimo – che racconta la storia della Germania e del Nazismo – in cui entri e da cui non vuoi più uscire. Una meditazione sull’arte, la dittatura e il passaggio al Comunismo.“

“THE NIGHTINGALE” – Jennifer Kent
“La scommessa di Jennifer Kent – una promessa del cinema australiano, nella sua produzione più grande, promettente e temeraria. La storia di una donna e di una vendetta.“
“THE FAVOURITE” – Yorgos Lanthimos
“Un’opera provocatoria, sugli intrighi e le rivalità tra due favorite della Regina Anna, nell’Inghilterra del XVIII secolo. Un cast straordinario, con un’Olivia Colman incredibile; affiancata da Emma Stone e Rachel Weisz.“
“PETERLOO” – Mike Leigh
“L’ultima fatica di Mike Leigh è un film che parla al passato e al presente, contemporaneamente, e che riflette sul potere.“
“CAPRI-REVOLUTION” – Mario Martone
“Un film sui proto-hippie, ambientato alla Vigilia della Seconda Guerra Mondiale e in cui Mario Martone riesce a restituire il senso di un’epoca.“
“WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD’S ON FIRE?” – Roberto Minervini
“Un documentario – in tre parti – sul razzismo negli Stati Uniti e le Black Panther rinate.”

“SUNSET” – László Nemes
“Siamo di fronte al film ambiziosissimo di un regista di straordinario talento visivo e narrativo. C’è una storia che si avvolge a spirale su sé stessa e in cui il lavoro di partecipazione dello spettatore è fondamentale.“
“CLOSE ENEMIES” – David Oelhoffen
“Un polar con un cast incredibile, che ricorda, alla lontana, “The Departed – Il Bene e il Male” (2006).“
“NUESTRO TIEMPO” – Carlos Reygadas
“Un film di 3 ore – non autobiografico – in cui Carlos Reygadas è protagonista, insieme alla moglie, formando una coppia aperta. Da una dimensione realistica – costituita dagli elementi naturalistici di una fazenda – si arriva ad invenzioni estetizzanti e creativamente stupefacenti.“
“AT ETERNITY’S GATE” – Julian Schnabel
“Un biopic ambizioso e assolutamente riuscito, con un grandissimo cast. Julian Schnabel ci mostra cosa accade all’interno della mente di Vincent Van Gogh e come nascono la sua creatività e la sua pazzia. Willem Dafoe sarà per tutti Van Gogh, d’ora in poi.“
“THE ACCUSED” – Gonzalo Tobal
“Una pellicola, tratta da eventi reali, che ci ha molto sorpreso.”
“KILLING” – Shin’ya Tsukamoto
“Shin’ya Tsukamoto continua a rinnovare sé stesso in un film in costume su un samurai capace di uccidere.“
La 75. Mostra del Cinema si svolgerà dal 29 Agosto all’8 Settembre, al Lido di Venezia.
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