(Accanto al titolo di ogni film di questa Awards Season, compare il numero di metascore, ovvero il punteggio medio – da 0 a 100 – delle recensioni estere, sul sito MetaCritic.)
Sono state annunciate la scorsa settimana, in California, le candidature dei Golden Globes 2019, alla presenza di Terry Crews, Danai Gurira, Leslie Mann, Christian Slater e della presidente della Hollywood Foreign Press Association, Meher Tatna. Le nomination della 76° edizione – i cui vincitori saranno svelati nella cerimonia del 6 Gennaio prossimo – sono tra le più commerciali degli ultimi anni e non sono poche le scelte che fanno storcere il naso, già ad una prima lettura. Il biopic politico “Vice – L’Uomo nell’Ombra”, di Adam McKay – in uscita negli USA il 25 Dicembre e in Italia il 3 Gennaio – ha ricevuto, a sorpresa, il maggior numero di menzioni, ovvero 6, seguito da “La Favorita” (91), di Yorgos Lanthimos, “Green Book” (70), di Peter Farrelly, e “A Star is Born” (88), di Bradley Cooper, tutti e tre con 5.
Anche alla luce delle recenti ufficializzazioni dei Critics’ Choice Awards 2019 e degli Screen Actors Guild Awards 2019, proviamo a fare un’analisi completa di tutte le nomination dei Golden Globes per il cinema – con i front-runners, le sorprese e gli snobbati, secondo noi, categoria per categoria.
MIGLIOR FILM – DRAMMA
“BLACK PANTHER” (Walt Disney Studios Motion Pictures)
“BLACKKKLANSMAN” (Focus Features)
“BOHEMIAN RHAPSODY” (Twentieth Century Fox)
“SE LA STRADA POTESSE PARLARE” (Annapurna Pictures)
“A STAR IS BORN” (Warner Bros. Pictures)
COMMENTO: Già dalla Mostra del Cinema di Venezia, il Direttore Artistico Alberto Barbera aveva predetto, profeticamente, che l’ottimo ma sopravvalutato “A Star is Born” (88) sarebbe stato uno dei protagonisti principali di questa Awards Season e così è. A parte i già lanciati e rispettabilissimi “BlacKkKlansman” (83) e “Se la Strada Potesse Parlare” (86), stupisce veder inserito il divisivo “Bohemian Rhapsody” (49) al posto dell’iper-adrenalinico e acclamato “First Man – Il Primo Uomo” (84). In merito a “Black Panther” (88) – primo prodotto Marvel della storia ad essere menzionato come Miglior Film Drammatico – si può parlare di una candidatura mediamente meritata; trattandosi, sempre e comunque, di una pellicola d’intrattenimento.
FRONT-RUNNER: “A STAR IS BORN” (88)
SURPRISE: “BOHEMIAN RHAPSODY” (49)
SNUB: “FIRST MAN – IL PRIMO UOMO” (84)
MIGLIOR ATTRICE – DRAMMA
Glenn Close – “THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA“
Lady Gaga – “A STAR IS BORN“
Nicole Kidman – “DESTROYER“
Melissa McCarthy – “COPIA ORIGINALE“
Rosamund Pike – “A PRIVATE WAR“
COMMENTO: Qui, si consuma lo scontro epocale tra la popstar e novella attrice Lady Gaga di “A Star is Born” (88) e la pluri-nominata – e poco premiata – Glenn Close di “The Wife – Vivere nell’Ombra” (77), con la prima in leggero vantaggio. In mezzo alle due, troviamo la Melissa McCarthy di “Copia Originale” (87), nel suo primo importante ruolo drammatico. Invece, per il trend “dive struccate e imbruttite”, entrano dalla porta di servizio Nicole Kidman, per “Destroyer” (64), e, soprattutto, la meritevolissima Rosamund Pike, di “A Private War” (76) – che, nonostante una piccola distribuzione negli USA, riesce a ritagliarsi, lo stesso, un piccolo spazio in cinquina.
FRONT-RUNNER: Lady Gaga – “A STAR IS BORN” (88)
SURPRISE: Rosamund Pike – “A PRIVATE WAR” (76)
SNUB: Toni Collette – “HEREDITARY – LE RADICI DEL MALE” (87)
MIGLIOR ATTORE – DRAMMA
Bradley Cooper – “A STAR IS BORN“
Willem Dafoe – “VAN GOGH – SULLA SOGLIA DELL’ETERNITA‘”
Lucas Hedges – “BOY ERASED – VITE CANCELLATE“
Rami Malek – “BOHEMIAN RHAPSODY“
John David Washington – “BLACKKKLANSMAN“
COMMENTO: Senza Ethan Hawke – favorito della critica, con “First Reformed – La Creazione a Rischio” (85) – e Ryan Gosling – che recita, perlopiù, con lo sguardo e gli occhi, in “First Man – Il Primo Uomo” (84) – i giochi di questa categoria sembrano già scritti. L’intenso e tormentato Willem Dafoe – di “Van Gogh – Sulla Soglia dell’Eternità” (78) – meriterebbe di soffiare la statuetta al Bradley Cooper di “A Star is Born” (88); ma, visti gli entusiasmi e le quotazioni del remake sentimentale, ciò è davvero improbabile. Il Freddie Mercury di Rami Malek – in “Bohemian Rhapsody” (49) – potrebbe, forse, tenergli testa. Poche chance, invece, per il figlio d’arte John David Washington – protagonista di “BlacKkKlansman” (83) – e per Lucas Hedges – in “Boy Erased – Vite Cancellate” (71).
FRONT-RUNNER: Bradley Cooper – “A STAR IS BORN” (88)
SURPRISE: John David Washington – “BLACKKKLANSMAN” (83)
SNUB: Ryan Gosling – “FIRST MAN – IL PRIMO UOMO” (84)
MIGLIOR FILM – COMMEDIA O MUSICAL
“CRAZY & RICH” (Warner Bros. Pictures)
“LA FAVORITA” (Fox Searchlight Pictures)
“GREEN BOOK” (Universal Pictures)
“IL RITORNO DI MARY POPPINS” (Walt Disney Studios Motion Pictures)
“VICE – L’UOMO NELL’OMBRA” (Annapurna Pictures)
COMMENTO: Dal momento che “A Star is Born” (88) è stato, inspiegabilmente, inserito tra i Drammi e non nei Musical, la strada per “Il Ritorno di Mary Poppins” (68) sembrerebbe spianata. Peccato, però, che la critica preferisca, nettamente, il costume drama “La Favorita” (91) e la commedia razziale “Green Book” (70); che, molto probabilmente, si giocheranno la vittoria. Certo è che pure il romance di ambientazione asiatica “Crazy & Rich” (74) e il, tuttora, inedito “Vice – L’Uomo nell’Ombra” potrebbero riservare un colpo di scena. Peccato per l’assenza di “Mamma Mia! Ci Risiamo” (60), sequel meglio recensito e più apprezzato dell’originale “Mamma Mia!”, del 2008.
FRONT-RUNNER: “LA FAVORITA” (91)
SURPRISE: “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA”
SNUB: “MAMMA MIA! CI RISIAMO” (60)
MIGLIOR ATTRICE – COMMEDIA O MUSICAL
Emily Blunt – “IL RITORNO DI MARY POPPINS“
Olivia Colman – “LA FAVORITA“
Elsie Fisher – “EIGHTH GRADE“
Charlize Theron – “TULLY“
Costance Wu – “CRAZY & RICH“
COMMENTO: Olivia Colman avrà il destino scritto nel nome della pellicola che interpreta? Quasi sicuramente, si. La protagonista indiscussa de “La Favorita” (91) dovrebbe portare a casa la sua statuetta; ma attenti ad Emily Blunt! Le prime recensioni de “Il Ritorno di Mary Poppins” (68) sono abbastanza favorevoli, anche per la sua performance; quindi, mai dire mai. A fare da terza incomoda, c’è, poi, la giovane ed emergente Elsie Fisher dell’acclamata opera prima indie “Eighth Grade” (89). In panchina, rimangono, la convincente e amabile super-mamma Charlize Theron di “Tully” (75) e Costance Wu, in “Crazy & Rich” (74).
FRONT-RUNNER: Olivia Colman – “LA FAVORITA” (91)
SURPRISE: Elsie Fisher – “EIGHTH GRADE” (89)
SNUB: Lily James – “MAMMA MIA! CI RISIAMO” (60)
MIGLIOR ATTORE – COMMEDIA O MUSICAL
Christian Bale – “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA“
Lin-Manuel Miranda – “IL RITORNO DI MARY POPPINS“
Viggo Mortensen – “GREEN BOOK“
Robert Redford – “OLD MAN & THE GUN“
John C. Reilly – “STANLIO E OLLIO“
COMMENTO: Per gli attori comici o musicali, la scelta dovrebbe, facilmente, ricadere sul Viggo Mortensen di “Green Book” (70), che dovrebbe vincere, finalmente, il suo primo Golden Globe. Ma con due titani del calibro di Christian Bale e Robert Redford in lizza, non ci sarebbe da stupirsi se uno dei due avesse la meglio sull’iconico protagonista de “Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re”. Mentre su Bale c’è un’incognita maggiore – “Vice – L’Uomo nell’Ombra” ha ottenuto il maggior numero di nomination, ma non si è ancora misurato col giudizio della critica – per quanto riguarda Redford, si può dire che la sua performance – che dovrebbe essere l’ultima della sua lunga carriera – in “Old Man & the Gun” (80) è stata più che stimata, in modo unanime. A chiudere la cinquina in sordina, ci sono, poi, Lin-Manuel Miranda, per “Il Ritorno di Mary Poppins” (68), e John C. Reilly, per il biopic “Stanlio e Ollio” (72).
FRONT-RUNNER: Viggo Mortensen – “GREEN BOOK” (70)
SURPRISE: Lin-Manuel Miranda – “IL RITORNO DI MARY POPPINS” (68)
SNUB: John C. Reilly – “I FRATELLI SISTERS” (78)
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
“GLI INCREDIBILI 2” (Walt Disney Studios Motion Pictures)
“L’ISOLA DEI CANI” (Fox Searchlight Pictures)
“MIRAI” (GKIDS)
“RALPH SPACCA INTERNET” (Walt Disney Studios Motion Pictures)
“SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO” (Sony Pictures Releasing)
COMMENTO: “L’Isola dei Cani” (82), di Wes Anderson, è, indubbiamente, uno dei gioielli animati del 2018 e, a livello oggettivo, meriterebbe di più la statuetta rispetto a “Gli Incredibili 2” (80) – non così impressionante, pur essendo di qualità. Ma mettendola dal punto di vista degli studios, è possibile che la Fox Searchlight sia in grado di battere due colossi dell’animazione come Disney e Pixar? E’ un bel quesito. In più, c’è una sorpresa di fine anno: “Spider-Man: Un Nuovo Universo” (87) – produzione Sony, capace di catalizzare l’attenzione e di ricevere, inaspettatamente, i plausi della stampa – che potrebbe soffiare il premio ai due litiganti, all’ultimo minuto. L’anime giapponese “Mirai” (81) e il sequel “Ralph Spacca Internet” (71), infine, giocheranno, quasi sicuramente, solo in difesa.
FRONT-RUNNER: “L’ISOLA DEI CANI” (82)
SURPRISE: “SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO” (87)
SNUB: “I PRIMITIVI” (68)
MIGLIOR FILM STRANIERO
“UN AFFARE DI FAMIGLIA” (Magnolia Pictures)
“CAFARNAO” (Sony Pictures Classics)
“GIRL” (Netflix)
“OPERA SENZA AUTORE” (Sony Pictures Classics)
“ROMA” (Netflix)
COMMENTO: Tutte le strade (dei premi) portano a “Roma” (96). Il film di Alfonso Cuarón – vincitore del Leone d’Oro alla 75. Mostra del Cinema di Venezia – è una certezza in questa categoria, ma anche in tutta l’intera annata cinematografica. Candidata ad essere una dei protagonisti dei prossimi Oscar – nonostante sia girata in spagnolo – la pellicola in bianco e nero si aggiudicherà, al più e senza colpo ferire, il Golden Globe. In mancanza di essa, il premio andrebbe, certamente, a “Un Affare di Famiglia” (93) – Palma d’Oro al 71. Festival di Cannes. L’opera prima queer “Girl” (79) e il libanese “Cafarnao” (74) sono, a meno di sorprese, fuori dai giochi; così come il deludente “Opera Senza Autore” (69). Il grande assente – secondo le previsioni – è, sicuramente, “Cold War” (90); ma il titolo che avremmo voluto noi in cinquina è l’ungherese “Tramonto” (72), dall’autore de “Il Figlio di Saul”.
FRONT-RUNNER: “ROMA” (96)
SURPRISE: “OPERA SENZA AUTORE” (69)
SNUB: “TRAMONTO” (72)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Amy Adams – “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA“
Claire Foy – “FIRST MAN – IL PRIMO UOMO“
Regina King – “SE LA STRADA POTESSE PARLARE“
Emma Stone – “LA FAVORITA“
Rachel Weisz – “LA FAVORITA“
COMMENTO: Cinque performance molto amate coprono questa categoria. Se a vincere dovrebbe essere Regina King – per il crime-drama “Se la Strada Potesse Parlare” (86) – non ci dispiacerebbe se a spuntarla, fosse, alla fine, la Amy Adams di “Vice – L’Uomo nell’Ombra” – piena di candidature e di pochi premi importanti. Per il resto, è, davvero, difficile scegliere la migliore: dalla dominante Claire Foy di “First Man – Il Primo Uomo” (84) alla subdola Emma Stone de “La Favorita” (91), passando per Rachel Weisz – sempre per il film storico di Yorgos Lanthimos – che, con nostro stupore, è riuscita ad ottenere la nomina, nonostante una co-star ingombrante come la Stone. Non nascondiamo, però, che si sarebbe piaciuto veder inserita anche Rachel McAdams, che in “Disobedience” (74) offre la sua migliore interpretazione, finora.
FRONT-RUNNER: Regina King – “SE LA STRADA POTESSE PARLARE” (86)
SURPRISE: Rachel Weisz – “LA FAVORITA” (91)
SNUB: Rachel McAdams – “DISOBEDIENCE” (74)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Mahershala Ali – “GREEN BOOK“
Timothée Chalamet – “BEAUTIFUL BOY“
Adam Driver – “BLACKKKLANSMAN“
Richard E. Grant – “COPIA ORIGINALE“
Sam Rockwell – “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA“
COMMENTO: Primo Golden Globe e secondo Oscar in arrivo per il co-protagonista di “Green Book” (70), Mahershala Ali? Potrebbe darsi. L’attore californiano – vincitore di 1 Academy Award con “Moonlight” – ha, infatti, catalizzato l’attenzione, ancora una volta. Il tossicodipendente Timothée Chalamet di “Beautiful Boy” (63) e Richard E. Grant in “Copia Originale” (87) potrebbero, però, rubargli la scena, come si suol dire. Adam Driver ottiene la prima candidatura della sua carriera, con “BlacKkKlansman” (83); mentre Sam Rockwell scende, consecutivamente, in campo con “Vice – L’Uomo nell’Ombra”, dopo i premi dello scorso anno per “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”.
FRONT-RUNNER: Mahershala Ali – “GREEN BOOK” (70)
SURPRISE: Adam Driver – “BLACKKKLANSMAN” (83)
SNUB: Sam Elliott – “A STAR IS BORN” (88)
MIGLIOR REGISTA
Bradley Cooper – “A STAR IS BORN“
Alfonso Cuarón – “ROMA“
Peter Farrelly – “GREEN BOOK“
Spike Lee – “BLACKKKLANSMAN“
Adam McKay – “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA“
COMMENTO: Ai Golden Globes 2014, Alfonso Cuarón vinceva la sua prima statuetta come Miglior Regista, con il dramma spaziale “Gravity” – premiato, poi, con 7 Oscar. Quest’anno, la storia potrebbe ripetersi e l’autore messicano potrebbe portare a casa il medesimo premio, con “Roma” (96) – epica saga familiare e autobiografica. L’unico a spodestarlo potrebbe (e dovrebbe?) essere il debuttante regista Bradley Cooper, con “A Star is Born” (88); a meno che i giurati della HFPA non scelgano di depistare tutti i pronostici, premiando Spike Lee, per “BlacKkKlansman” (83). Decisamente sorprendenti le candidature di Adam McKay – con “Vice – L’Uomo nell’Ombra” – e Peter Farrelly – per “Green Book” (70); a discapito dei ben più validi Yorgos Lanthimos – “La Favorita” (91) – e, soprattutto, Damien Chazelle – “First Man – Il Primo Uomo” (84).
FRONT-RUNNER: Alfonso Cuarón – “ROMA” (96)
SURPRISE: Peter Farrelly – “GREEN BOOK” (70)
SNUB: Damien Chazelle – “FIRST MAN – IL PRIMO UOMO” (84)
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Alfonso Cuarón – “ROMA“
Deborah Davis, Tony McNamara – “LA FAVORITA”
Barry Jenkins – “SE LA STRADA POTESSE PARLARE“
Adam McKay – “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA“
Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly – “GREEN BOOK“
COMMENTO: I dialoghi intelligenti, piccati e spudorati de “La Favorita” (91) non dovrebbero avere rivali per il premio alla Miglior Sceneggiatura; anche se la meticolosa ricostruzione di un anno della vita di una famiglia messicana in “Roma” (96), potrebbe riservare un colpo inaspettato. L’adattamento di Barry Jenkins del romanzo di James Baldwin, “Se la Strade Potesse Parlare” (86), ha, certamente, delle chance. Più incerto, qui, il destino di “Green Book” (70) e “Vice – L’Uomo nell’Ombra” – che vede una seconda nomina ad Adam McKay, anche in veste di sceneggiatore. Incoerente, però, da parte dei giurati, elogiare “BlacKkKlansman” (83) in altre categorie e non citarlo in quella maggiormente meritevole – basta vedere il film, per capire com’è stata narrativamente parodiata la storia del Ku Klux Klan e trasformata in un’esilarante anti-epopea.
FRONT-RUNNER: Deborah Davis, Tony McNamara – “LA FAVORITA” (91)
SURPRISE: Adam McKay – “VICE – L’UOMO NELL’OMBRA”
SNUB: Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee – “BLACKKKLANSMAN” (83)
MIGLIOR COLONNA SONORA
Marco Beltrami – “A QUIET PLACE – UN POSTO TRANQUILLO“
Alexandre Desplat – “L’ISOLA DEI CANI“
Ludwig Göransson – “BLACK PANTHER“
Justin Hurwitz – “FIRST MAN – IL PRIMO UOMO“
Marc Shaiman – “IL RITORNO DI MARY POPPINS“
COMMENTO: Le sonorità ricreate da Justin Hurwitz – già vincitore di 2 Golden Globes e 2 Oscar – per “First Man – Il Primo Uomo” (84), colgono appieno la solennità dello sbarco sulla Luna e, al tempo stesso, la silenziosa malinconia di Neil Armostrong, che pervade l’intera pellicola. Se la sua colonna sonora dovesse vincere – come prevediamo – sarebbe un premio strameritato. Ma in gioco ci sono anche il veterano Alexandre Desplat – con l’animazione de “L’Isola dei Cani” (82) – e lo svedese Ludwig Göransson – per il Marvel “Black Panther” (88) – da tenere sotto controllo. Molto poco probabile, invece, la vittoria di Marc Shaiman – “Il Ritorno di Mary Poppins” (68) – e dell’outsider Marco Beltrami – “A Quiet Place – Un Posto Tranquillo” (82). Peccato per l’esclusione di un altro pezzo da novanta del calibro di Hans Zimmer – il cui film, “Widows – Eredità Criminale” (84), è stato sbeffeggiato su tutta la linea.
FRONT-RUNNER: Justin Hurwitz – “FIRST MAN – IL PRIMO UOMO” (84)
SURPRISE: Marco Beltrami – “A QUIET PLACE – UN POSTO TRANQUILLO” (82)
SNUB: Hans Zimmer – “WIDOWS – EREDITA’ CRIMINALE” (84)
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“All the Stars” – “BLACK PANTHER“
“Girl in the Movies” – “DUMPLIN’“
“Requiem for a Private War” – “A PRIVATE WAR“
“Revelation” – “BOY ERASED – VITE CANCELLATE“
“Shallow” – “A STAR IS BORN“
COMMENTO: Con un dramma musicale – non del tutto incasellabile, forse, in uno dei due generi – come “A Star is Born” (88) è difficile immaginare che la statuetta non vada alla sua hit principale, “Shallow”. E’ piacevole vedere in cinquina Annie Lennox, con “Requiem for a Private War” – da “A Private War” (76) – insieme ai brani di “Black Panther” (88) e “Boy Erased – Vite Cancellate” (71). Meno entusiasmo, invece, per “Girl in the Movies” – dalla commedia Netflix “Dumplin’” (51) – che ha tolto il posto all’eterea e sognante “Suspirium” – composta da Thom Yorke per “Suspiria” (64), di Luca Guadagnino.
FRONT-RUNNER: “Shallow” – “A STAR IS BORN” (88)
SURPRISE: “Girl in the Movies” – “DUMPLIN’” (51)
SNUB: “Suspirium” – “SUSPIRIA” (64)
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