
L’Awards Season 2020 è entrata nel vivo, con l’annuncio delle candidature dei 77° Golden Globes; nell’anno della consacrazione decisiva di Netflix e delle proprie opere cinematografiche. Per la prima volta nella storia dei premi della Hollywood Foreign Press Association – solitamente, precursori delle tendenze caratterizzanti che ritroviamo, spesso e in parte, agli Oscar – 4 titoli su 10, tra i nominati a Miglior Film – Dramma e Commedia o Musical, sono stati distribuiti negli USA e in gran parte del mondo dal colosso di produzione cine-televisiva – nato come piattaforma streaming e, poi, trasformarsi, a tutt’oggi, in una delle suddette realtà di maggiore successo; anche in termini di qualità.
“Storia di un Matrimonio” (MetaScore: 94), di Noah Baumbach – passato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, senza ricevere alcun riconoscimento all’interno del palmares ufficiale – ha ottenuto 6 candidature – mancando, però, quella al Miglior Regista – dopo essersi classificato come uno dei film più acclamati dell’anno dalla critica internazionale. Stesso discorso vale per “The Irishman” (MetaScore: 94), magnum opus del gangster movie (scorsesiano); che – a seguito dell’anteprima mondiale al New York Film Festival e alla partecipazione alla Festa del Cinema di Roma – ha guadagnato 5 menzioni – delle quali, tuttavia, hanno avvertito, in molti, l’omissione di Robert De Niro nella categoria di Miglior Attor in un Dramma.
Più sorprendenti, sono state, invece, le nomine a “I Due Papi” (MetaScore: 75) – cronaca, ai confini del geniale, sull’amicizia tra Papa Francesco e Papa Benedetto XVI; diretta da Fernando Meirelles e scritta da Anthony McCarten – e a “Dolemite Is My Name” (MetaScore: 76) – biopic sul comico e rapper americano Rudy Ray Moore, con l’interpretazione principale di Eddie Murphy e la regia di Craig Brewer.
Messo da parte il carroccio Netflix, un altro comun denominatore dei Globes 2020 è “C’era una Volta a… Hollywood” (MetaScore: 83), di Quentin Tarantino. Era, già, nell’aria dal Festival di Cannes che il nono lungometraggio – in gara alla karmesse francese – dell’autore di “Pulp Fiction” sarebbe stato tra i front-runners, quest’anno, è così è (stato). L’ode alla Hollywood degli Anni ’60 – e alla settima arte stessa – con un inaspettato twist narrativo sulla vicenda dell’assassinio di Sharon Tate ha, infatti, conquistato 5 candidature; mettendosi in pari con la pellicola di Martin Scorsese.
I trionfatori dei due festival autunnali di maggiore risonanza hanno, invece, offerto una performance, leggermente, al di sotto delle aspettative. “Joker” (MetaScore: 59), di Todd Phillips, aveva iniziato la sua corsa con l’imprevedibile vittoria del Leone d’Oro di Venezia 76.; ma, evaporata l’ovazione della prima ora, il responso della critica, all’uscita in sala, è stato, piuttosto, divisivo e – nel mezzo di sostenitori e detrattori – il (finto) cinecomic è giunto all’attuale traguardo con 4 nomination; inclusa, ovviamente, quella a Joaquin Phoenix – osannato sempre e comunque; eppure, faccia a faccia con un passo falso, in tale ruolo – come Miglior Attore in un Dramma.
La People Choice del Toronto Film Festival, ovvero “Jojo Rabbit” (MetaScore: 58) – satira sul nazismo, dall’autore-attore Taika Waititi – ha, anch’essa spaccato la stampa e – successivamente alle premiere alla rassegna canadese e al Torino Film Festival – si è fermato a sole 2 menzioni.
“1917” (MetaScore: 82) e “Piccole Donne” (MetaScore: 91) saranno rilasciati, negli USA, il giorno di Natale e, intanto, hanno fatto faville tra i primi giornalisti e fortunati spettatori. Il dramma di guerra di Sam Mendes – anticipato da un battage che, tanto, fa tornare alla mente “Dunkirk”, di Christopher Nolan – ha riscontrato il medio risultato di 3 candidature; mentre, il remake del classico letterario di Louisa May Alcott, firmato da Greta Gerwig, è stato, alquanto, snobbato. La HFPA gli ha, difatti, attribuito solo 2 nomine – inclusa Miglior Attrice in un Dramma alla prediletta e talentuosa Saoirse Ronan.
Le femministe (e simpatizzanti) hanno, come al solito, tirato su un polverone per le mancate inclusioni della Gerwig nella lista – sia in quanto regista che sceneggiatrice – ma, soprattutto, perché, pure in questa edizione, la cinquina dei registi è composta, esclusivamente, da uomini. Dimenticando le polemiche di genere – giuste, ma imperanti e, a volte, al limite dell’esagerazione – dispiace, più che altro, non vedere candidata Florence Pugh – capace di regalarci anche una delle migliori performance femminili dell’anno, nel folk-horror indie “Midsommar – Il Villaggio dei Dannati” – come controparte (non protagonista) della Ronan.
Sul fronte dei titoli in lingua straniera e d’animazione, nulla di eclatante sotto il sole della California; a parte la designazione di “The Farewell – Una Bugia Buona” (MetaScore: 89) – catalizzante hit, scoperta al Sundance Film Festival – nella prima categoria – nonostante si tratti di una produzione, principalmente, a stelle e strisce – e la presenza nella seconda del remake, in animazione digitale, de “Il Re Leone” (MetaScore: 55) – non, particolarmente, apprezzato dalla stampa.
La cerimonia di premiazione dei Golden Globes 2020 avrà luogo il prossimo 5 Gennaio, al Beverly Hilton Hotel, di Beverly Hills. Conduce Ricky Gervais.
BEST MOTION PICTURE – DRAMA
1917 (DreamWorks Pictures / Reliance Entertainment / New Republic Pictures Neal Street Productions / Mogambo; Universal Pictures)
THE IRISHMAN (Netflix / Tribeca Productions / Sikelia Productions / Winkler Films; Netflix)
JOKER (Warner Bros. Pictures / Village Roadshow Pictures / Joint Effort; Warner Bros. Pictures)
MARRIAGE STORY (Netflix / HeyDay Films; Netflix)
THE TWO POPES (Netflix / Rideback; Netflix)
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – DRAMA
CYNTHIA ERIVO – HARRIET
SCARLETT JOHANSSON – MARRIAGE STORY
SAOIRSE RONAN – LITTLE WOMEN
CHARLIZE THERON – BOMBSHELL
RENÉE ZELLWEGER – JUDY

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – DRAMA
CHRISTIAN BALE – FORD V FERRARI
ANTONIO BANDERAS – PAIN AND GLORY
ADAM DRIVER – MARRIAGE STORY
JOAQUIN PHOENIX– JOKER
JONATHAN PRYCE – THE TWO POPES

BEST MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY
DOLEMITE IS MY NAME (Netflix /Davis Entertainment Company)
JOJO RABBIT (Defender Films / Piki Films / Fox Searchlight Pictures / TSG Entertainment; Fox Searchlight Pictures)
KNIVES OUT (MRC, T-Street; Lionsgate)
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD (Columbia Pictures; Sony Pictures Releasing)
ROCKETMAN (Paramount Pictures; Paramount Pictures)
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY
ANA DE ARMAS – KNIVES OUT
AWKWAFINA – THE FAREWELL
CATE BLANCHETT – WHERE’D YOU GO, BERNADETTE
BEANIE FELDSTEIN – BOOKSMART
EMMA THOMPSON – LATE NIGHT

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY
DANIEL CRAIG – KNIVES OUT
ROMAN GRIFFIN DAVIS – JOJO RABBIT
LEONARDO DICAPRIO – ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
TARON EGERTON – ROCKETMAN
EDDIE MURPHY – DOLEMITE IS MY NAME

BEST MOTION PICTURE – ANIMATED
FROZEN 2 (Walt Disney Animation Studios; Walt Disney Studios Motion Pictures)
HOW TO TRAIN YOUR DRAGON: THE HIDDEN WORLD (DreamWorks Animation; Universal Pictures)
THE LION KING ( Walt Disney Pictures; Walt Disney Studios Motion Pictures)
MISSING LINK (LAIKA / Annapurna Pictures; United Artists Releasing)
TOY STORY 4 (Pixar Animation Studios; Walt Disney Studios Motion Pictures)
BEST MOTION PICTURE – FOREIGN LANGUAGE
THE FAREWELL (USA) ( Big Beach / Kindred Spirit / Ray Production / Depth of Field / Seesaw; A24 )
LES MISÉRABLES (FRANCE) ( SRAB Films / Rectangle Productions / Lyly Films; Amazon Studios )
PAIN AND GLORY (SPAIN) ( El Primer Deseo / El Deseo; Sony Pictures Classics )
PARASITE (SOUTH KOREA) (Barunson E&A; NEON )
PORTRAIT OF A LADY ON FIRE (FRANCE) (Lilies Films; NEON)
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE
KATHY BATES – RICHARD JEWELL
ANNETTE BENING – THE REPORT
LAURA DERN – MARRIAGE STORY
JENNIFER LOPEZ – HUSTLERS
MARGOT ROBBIE – BOMBSHELL

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE
TOM HANKS – A BEAUTIFUL DAY IN THE NEIGHBORHOOD
ANTHONY HOPKINS – THE TWO POPES
AL PACINO – THE IRISHMAN
JOE PESCI – THE IRISHMAN
BRAD PITT – ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD

BEST DIRECTOR
BONG JOON-HO – PARASITE
SAM MENDES – 1917
TODD PHILLIPS – JOKER
MARTIN SCORSESE – THE IRISHMAN
QUENTIN TARANTINO – ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
BEST SCREENPLAY
NOAH BAUMBACH – MARRIAGE STORY
BONG JOON-HO, HAN JIN WON – PARASITE
ANTHONY MCCARTEN – THE TWO POPES
QUENTIN TARANTINO – ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
STEVEN ZAILLIAN – THE IRISHMAN
BEST ORIGINAL SCORE
ALEXANDRE DESPLAT – LITTLE WOMEN
HILDUR GUÖNADÓTTIR – JOKER
RANDY NEWMAN – MARRIAGE STORY
THOMAS NEWMAN – 1917
DANIEL PEMBERTON – MOTHERLESS BROOKLYN
BEST ORIGINAL SONG
“BEAUTIFUL GHOSTS” — CATS
Music by: Andrew Lloyd Webber, Taylor Swift
Lyrics by: Andrew Lloyd Webber, Taylor Swift
“I’M GONNA LOVE ME AGAIN” — ROCKETMAN
Music by: Elton John
Lyrics by: Bernie Taupin
“INTO THE UNKNOWN” — FROZEN 2
Music by: Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez
Lyrics by: Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez
“SPIRIT” — THE LION KING
Music by: Timothy McKenzie, Ilya Salmanzadeh, Beyoncé
Lyrics by: Timothy McKenzie, Ilya Salmanzadeh, Beyoncé
“STAND UP” — HARRIET
Music by: Joshuah Brian Campbell, Cynthia Erivo
Lyrics by: Joshuah Brian Campbell, Cynthia Erivo
NOMINATIONS BY MOTION PICTURE
Marriage Story – 6
The Irishman – 5
Once Upon a Time… in Hollywood – 5
Joker – 4
The Two Popes – 4
1917 – 3
Knives Out – 3
Parasite – 3
Rocketman – 3
Bombshell – 2
Dolemite Is My Name – 2
The Farewell – 2
Frozen 2 – 2
Harriet – 2
Jojo Rabbit – 2
The Lion King – 2
Little Women – 2
Pain and Glory – 2
A Beautiful Day in the Neighborhood – 1
Booksmart – 1
Cats – 1
Ford v Ferrari – 1
How to Train Your Dragon: The Hidden World – 1
Hustlers – 1
Judy – 1
Late Night – 1
Les Misérables – 1
Missing Link – 1
Motherless Brooklyn – 1
Portrait of a Lady on Fire – 1
The Report – 1
Richard Jewell – 1
Toy Story 4 – 1
Where’d You Go, Bernadette – 1
© RIPRODUZIONE RISERVATA